Roccabianca

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ROCCABIANCA – Castelli del ducato

La mole severa della rocca con le sue possenti cortine murarie ritmate da lunghi beccatelli accoglie oggi come in passato il visitatore del piccolo comune di Roccabianca.

Il cortile interno è dominato dal mastio, sicuramente preesistente al castello del XV secolo, ricostruito per volere di Pier Maria Rossi a partire dal 1450.

Secondo la tradizione la ricostruzione del Castello di Roccabianca sarebbe stata determinata  da esigenze strategiche di difesa ma anche dalla vicenda personale del feudatario, amico dei Visconti e degli Sforza e loro alleato in molti fatti d’arme,  che ne avrebbe fatto poi omaggio alla sua dama, quella Bianca Pellegrini da Como che fu protagonista di una delle più celebri storie d’amore del Quattrocento.

Forse proprio nel tentativo di affermare la propria parità con i duchi milanesi, Pier Maria Rossi faceva raffigurare sulle pareti del castello di Roccabianca la stessa novella di Boccaccio illustrata anni prima sulle pareti del castello visconteo di Pavia, la novella di Griselda tratta dal Decameron di Boccaccio, fulgido esempio di dedizione coniugale e di obbedienza all’assolutismo feudale.

Sono visitabili il portico d’onore con stemmi dipinti (sec. XV), la Sala di Griselda con ciclo pittorico ispirato alla centesima novella del Decameron di G. Boccaccio (copie dal sec. XV), le Sale dei dei Feudi, dei Paesaggi, dei Quattro Elementi con dipinti e arredi dei secc. XVI-XVIII, la Cantina e la torre del mastio, la Sala dei Tini, la Sala Rangoni con stucchi e dipinti (secc. XVI-XVII), le Cantine (produzione e invecchiamento aceto balsamico in botti di rovere) e il  Museo della distilleria.

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